CARMEN

18/07/2018
20,30
Villa La Ferdinanda Artimino Viale Papa Giovanni XXIII, n. 2

CARMEN opera lirica di George Bizet 

L ’OMEGA FESTIVAL è giunto già alla sua 6° edizione: dopo Traviata, Rigoletto e Trovatore di Verdi, Tosca e Turandot di Puccini, quest’anno l’appuntamento attesissimo dell’opera lirica completamente allestita è con “Carmen” di George Bizet, alla villa La Ferdinanda di Artimino in Carmignano, con la collaborazione di Artimino Resort e con il contributo del Comune di Carmignano Prato, e di Chianti Banca.

Carmen (su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy) del 1875, è un’opera amata da tutto il pubblico per la sua grande spettacolarità (è presente anche il ballo), e per i suoi brani divenuti celeberrimi : dal Preludio all' Habanera, all' Ingresso del Toreador (brani ripresi spesso per pubblicizzare la Formula Uno e tanti altri prodotti.) 

L’opera estiva sulla scalinata della Villa è divenuto un appuntamento importante nel panorama della musica lirica di questo distretto metropolitano.
Numeroso è il pubblico che si affretta a prenotare il posto sul green della villa, sicuri della serata affascinante e speciale garantita da uno spettacolo del genere.

Opera anche recitata, per questo chiamata “Opèrà comique”, non perché comica, ma per distinguerla dalle altre opere che in quel periodo erano solo cantate, e che l’avvicina a quel tipo di spettacolo che oggi si chiama “Musical”
Tuttavia in questo allestimento di OMEGA i dialoghi saranno ridotti al minimo, per lasciare più spazio al canto, alla musica, alla danza, e per contenerne i tempi che non supereranno circa le tre ore.
Ieri come oggi si ripropone in quest’opera l’eterno problema del femminicidio, quindi argomento anche se del 1875, sempre più che attuale.
L’opera sarà allestita in forma originale attenendosi il più possibile alle idee del compositore George Bizet

Gli interpreti sono tutti giovani, provenienti alcuni anche dai concorsi di OMEGA, ma ormai richiestissimi nei più grandi teatri sia in Italia che all’estero.
Di fama internazionale la protagonista Irene Molinari, uno dei principali mezzosoprani italiani, reduce dalla sua Carmen con “Opera Lombardia” presso il Teatro degli Arcimboldi di Milano, Teatro Regio Parma, Festspielhaus Bregenz e molti altri.

Roberto Cresca (Don Josè), già conosciuto al pubblico ormai affezionato di OMEGA per aver eseguito numerosi concerti in nostra collaborazione e con Alfredo in Traviata sempre ad Artimino, vincitore del 64° concorso comunità europea di Spoleto, considerato uno dei più promettenti giovani cantanti lirici sullo scenario mondiale rappresentando l’eccellenza italiana all’estero.

Nella parte del Torero Escamillo Giulio Boschetti, baritono con vocalità drammatico-spinta, presente sulla scena nazionale ed internazionale dal 2000, con oltre 30 ruoli principali del grande repertorio melodrammatico debuttati fino ad oggi

Altri interpreti: Micaëla: Simonida Miletic, Moralès: Alessandro Martinello; Zuniga: Francesco Azzini , Mercédès: Valeria Filippi; Frasquita: Arianna Rondina, Dancairo: Matteo Benvenuti Remendado: Matteo Bagni Giomi.
 

Il coro gioca quasi in caso essendo il coro di Prato lirica con il suo direttore Mayumi Kuroki e il suo maestro accompagnatore Nicola Mottaran, che già ha collaborato spesso con OMEGA anche con l’opera Un Ballo in Maschera di G. Verdi presso il Teatro Dante di Campi Bisenzio.
Parteciperà anche il coro di bambini ViviLeVoci di Viviana Apicella.
Il balletto sarà affidato alla compagnia di Monica Madera.
La regia sarà anche quest’anno di Fabrizio Buricchi con le splendide idee scenografiche, affiancato da un altro regista famoso Alessandro Bertolotti, che sarà in quest’opera direttore di palcoscenico.
L’ orchestra sarà la Nuova Europa, una delle più quotate orchestre in Toscana e non solo, con la sua spalla, nonché solista di prestigio e docente di violino al conservatorio Cherubini di Firenze Massimo Nesi.
Direttore anche quest’anno Alan Freiles Magnatta , specializzato ormai nella direzione di opere liriche. Sono infatti più di 18 i titoli degli allestimenti già da lui diretti con centinaia di recite sia in Italia che all’estero.
Le scene e i costumi, apprezzate anche da famosi periodici specializzati, saranno realizzate sempre da OMEGA.
Da come si può evincere dal progetto, l’opera è molto impegnativa ed onerosa, ma come altre opere dello stesso calibro di OMEGA come Turandot, non mancherà di appassionare il folto pubblico che segue ormai la nostra associazione da diversi anni.

Trama dell'opera:

Atto I
Siviglia, Spagna, intorno al 1830: il sergente cerca di attaccare discorso con Micaela, che sta cercando Don José, ma l'azione vera e propria inizia con una marcia che annuncia il cambio della guardia: alcuni bambini imitano le mosse dei soldati. Il sergente José dice al tenente Zuniga che, per quanto graziose siano le sigaraie della fabbrica, egli non ha occhi che per Micaela, sua sorella adottiva. Suona una campana: la folla di uomini anticipa l'arrivo delle operaie, che escono. L'elettricità della musica segnala l'uscita della zingara Carmen, bella sigaraia sospettata di contrabbando che diventa centro dell'attenzione generale. Canta una torbida Habanera (L'amour est un oiseau rebelle, L'amore è un uccello ribelle). Una citazione del motivo del fato la porta faccia a faccia con Don José, che pare non notarla. Carmen gli lancia un fiore e corre in fabbrica, lasciandolo a raccoglierlo proprio mentre torna Micaela; quest'ultima porta a José soldi e notizie di sua madre (Parle-moi de ma mère, Ah! Mi parla di lei) e assieme cantano un duetto ricco di incanto ma povero di passione. Urla dalla fabbrica. Qualcuno è stato accoltellato: da Carmen, si grida da una parte. Zuniga cerca di capire cosa sia successo, quindi invia José all'interno, che ne esce portando con sé Carmen; Zuniga ne dispone l'arresto. Rinchiusa in cella e legata, Carmen esorta José a lasciarla andare, perché, dice, egli è innamorato di lei (Près des remparts de Séville, Presso il bastion di Siviglia) .. José è indotto ad allentare i nodi e permette che la zingara si liberi dandogli una spinta e correndo via, aiutata dalla folla che trattiene i soldati.
Atto II
Siamo nell'osteria di Lillas Pastia, è trascorso un mese. Lì Carmen danza e canta con le amiche Mercedes e Frasquita (Les tringles des sistres tintaient, All'udir del sistro il suon). Entra Zuniga, che cerca di sedurre Carmen, ma viene interrotto dall'arrivo del torero Escamillo (Votre toast, je peux vous le rendre, Il vostro brindisi, posso rendervelo). Anche il torero si fa sedurre da Carmen, che però lo respinge. Confidandosi con le amiche, Carmen confessa di essere innamorata di Don José, che arriva subito dopo, appena rilasciato dalla prigione dove era stato portato per averla aiutata a fuggire. Lì Josè le confessa il suo amore (La fleur que tu m'avais jetée, Il fior che avevi a me tu dato), ma vengono interrotti da Zuniga, che esorta il giovane a tornare nell'esercito. Josè si ribella e si prepara al duello ma Carmen chiama in aiuto i contrabbandieri che li separano. Capendo che non può fare altro, José si unisce a Carmen e ai fuorilegge fuggendo dall'osteria (Là-bas dans la montagne, Vieni lassù sulla montagna).
Atto III
L'atto terzo si apre sulle montagne dove si trova il covo dei contrabbandieri. Carmen e José ormai litigano frequentemente e la loro relazione è agli sgoccioli. Le carte predicono a Carmen una morte vicina e a Josè lo stesso destino, poco dopo lei. Subito dopo, non vista, entra Micaela alla ricerca di don José. Arriva anche Escamillo e José, geloso del rivale, lo sfida a duello ma vengono divisi da Carmen che ormai è conquistata dal torero. Micaela viene trovata nascosta tra le rocce e annuncia a José che la madre è in punto di morte: egli la segue, ma giura vendetta a Carmen (Ah! Je te tiens, fille damnée, Mia tu sei alma dannata).
Atto IV
Plaza de toros a Siviglia, è il giorno della corrida e la folla attende Escamillo che entra trionfante nell'arena. Carmen è ormai pazza tanto da concedersi ad Escamillo. Inoltre non si cura degli avvertimenti di Mercedes e Frasquita: Don José è nei paraggi. Ignorando i consigli delle amiche, Carmen lo incontra e José supplica Carmen di tornare con lui. Agli sprezzanti rifiuti di lei, José la minaccia ma lei gli getta addosso l'anello che le aveva donato mesi prima ('C'est toi?? C'est moi!!', Sei tu?? Son io!!). La folla applaude Escamillo vittorioso mentre José, accecato dall'ira, uccide Carmen con una pugnalata e si consegna ai gendarmi.

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